Un covo di vipere di Andrea Camilleri ci porta di nuovo a Vigàta a seguire le indagini e le vicende del commissario Montalbano, questa volta coinvolto in un caso in cui in fondo non si sente del tutto convinto di voler risolvere.
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Il ragioniere Barletta è stato trovato ucciso, per ben due volte. Dagli esami del medico legale si evince infatti che l’uomo è stato prima avvelenato con una dose letale di veleno nel caffè, e soltanto poi ha ricevuto anche un colpo di pistola alla nuca.
A Montalbano sembra strano che due assassini abbiano agito indipendentemente, per quanto il ragioniere Barletta fosse malvisto da metà di Vigàta e dai suoi stessi figli. L’uomo infatti si dedicava a strozzinaggio, minacciava ragazzine per avere favori sessuali ed era coinvolto in molte altre nefandezze.
Per questo Montalbano si chiede se sia davvero giusto trovare il colpevole, o i colpevoli in questo caso. Lui è stanco e segue le indagini con fatica, perdendo vista alcune prove e non seguendo a fondo alcune piste. Ma in fondo si rende conto che non può fare due pesi e due misure.
Titolo: Un covo di vipere
Autore: Andrea Camilleri
Casa editrice: Sellerio Editore Palermo
Pagine: 261
Anno: maggio 2013